L’anno della famiglia

sacrafamigliaA  ben ricordare, l’anno scorso, il primo numero, l’abbiamo dedicato alla Carità, mentre l’ anno ancor prima, alla Sapienza.  Una considerazione ci obbliga a precisare che: sembra ieri, ma già siamo al quarto anno delle nostre mensili  pubblicazioni !

Riprendendo, allora, le tematiche annuali, ci sembra doveroso,ora, quest’anno dedicarlo  alla Famiglia.

I  motivi?

Presto  detto:  è una istituzione  sacra, in crisi, non c’è dubbio,ma non si è mai arresa; piuttosto la definirei  “Laboratorio di modernità”, perché rimane il posto migliore per decifrare la contemporanea complessità.

La Famiglia, capace di andare al di là della sua crisi, sarà quella che affronterà, vincendole, le sfide del tempo presente.

Tante belle parole sono state spese (e sprecate) per essa,  pochissimi i fatti intravisti, aiuti compresi. Ma,ugualmente, rimane la  stessa  insostituibile  palestra,  contro l’autoreferenzialità dell’Io, e questo  non possiamo negarlo.

Lo scorso Ottobre c’è stata l’apertura del Sinodo dei Vescovi avente per  tema La Famiglia. E il Papa stesso ne  ha chiesto ripetutamente nuove  aperture . E’ un cammino che durerà tutto quest’anno come Sinodo Ordinario,perché la Chiesa possa trovare nuove vie pastorali per le famiglie di oggi,anche quelle “difficili”, anche quelle “irregolari” . Alle dinamiche di scomposizione sociale,le famiglie rispondono ancora con un proprio peso specifico di coesione,di prezioso sostegno nei  momenti di difficoltà.  Così, altrettanto prezioso infatti  risulta l’associazionismo familiare,in una Società che non risponde a tutti i bisogni.

Scatta, dunque, il paradigma che l’unione produce solidarietà.

 

La riforma del sistema di assistenza sociale prevedeva una serie di interventi in favore della famiglia. In pratica s’è rivelato un Libro Bianco,ovvero  il  sogno di una politica diversa. L’appartenenza  al  Condominio Europa,ci fa rilevare che gli altri Stati fanno molto meglio(ne abbiamo già descritto nel  numero  di Febbraio dell’anno precedente). Quasi tutti i nostri partner dell’Unione,destinano molte più risorse alle loro famiglie,all’infanzia e in modo organico,senza provvedimenti  a  pioggia. In Italia, con gli artt.29,30 e 31 della nostra Costituzione(il Paese più avanzato),la Famiglia viene dichiarata “Società Naturale fondata sul Matrimonio”, ovvero  riconosciuta a parole,trascurata nei fatti. Ignorata dalla Politica e dallo Stato.

 

Sono sufficienti  le succitate motivazioni  e considerazioni, affinchè si comprenda che la Famiglia non è un nido-dolce-nido , che i figli rimangano dentro,non andandosene per conto proprio(diffusissimo fenomeno)? E  questa è una tipica situazione italiana. La Famiglia, a questo punto, non può annunciare,né testimoniare carità. Gli è stata abbattuta la sua “Mission”. Sostenere la normalità delle famiglie,dovrebbe essere il primo passo. Da più parti sento che  un’idea  nuova, si possa  avanzare:  perché non potrebbe essere l’Universo Femminile a farsi avanti? Sono le mamme che  più stanno a contatto con i figli,col loro disagio,con gli insuccessi scolastici, col disagio evolutivo,con le devianze giovanili,con le difficoltà continue comuni e comportamentali,emotive e di apprendimento. E  se questo è lo scandire della vita quotidiana delle giovani generazioni,che aspettano a farsi avanti  le MAMME ??

Coraggio allora !

Fatevi sentire, proponete, candidatevi, costituitevi in Comitato. Possiamo aiutarvi a far gruppo. E’ stando insieme che si possono  vincere le battaglie.  Chi pensa possa farcela da solo, o da sola, pecca sicuramente di egoismo.  La Famiglia sana non è quella dove non si verificano crisi o conflitti, ma,da sempre, quella in cui i vari membri riescono a fronteggiare crisi e conflitti in modo efficace.

Il Valore del Capitale Umano è la priorità di cui dovrebbe occuparsi uno Stato moderno,efficace nelle risoluzioni delle problematiche,al passo con i tempi ed in linea con i bisogni della popolazione.  Bastano queste sincere considerazioni per dedicare   l’ ANNO ALLA FAMIGLIA, unica cassaforte del Capitale Umano ?

                                                                                                                                        Piero   Privitera

Nel rispetto del provvedimento emanato, in data 8 maggio 2014, dal garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie. Per un maggiore approfondimento clicca qui.

Nel rispetto del provvedimento emanato, in data 8 maggio 2014, dal garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie.

Chiudi