San Cristoforo …parliamone pure

Cenni e Aneddoti-

Si dice che il tre sia il numero perfetto. Ebbene,tre sono i motivi per cui,in questo mese di Luglio,con uno Speciale su S.Cristoforo, antichissimo quartiere catanese, sospeso tra il mare e la piana, al di là delle mura di cinta di Carlo V, parlarne diventa motivo d’obbligo.

sancristoforoIl primo motivo, di natura religiosa, è perché si festeggia giorno 25 del corrente mese, il Patrono riconosciuto di automobilisti,  viandanti, viaggiatori, ferrovieri ecc., nonostante nel 1969 la celebrazione venne rimossa dal Calendario dei Santi, la cui Chiesa, di periferia, dedicata, al 353 di Via Plebiscito, preesistente il terremoto del 1693, ricevette gravi danni e che venne ricostruita nel 1834, in atto è denominata  S.Cristoforo alle Sciare…..un motivo in più per parlarne.

Il secondo motivo, di ordine sociale, discende dalla intervista rilasciata dalla Signora Pinella Drago, moglie dell’ex  parlamentare On.le Nino, già Presidente della Provincia e Sindaco di Catania, pubblicata recentemente per la rubrica “Catania secondo me”…ancora dunque un motivo in più per approfondire l’argomento.

Infine, ma non ultimo per importanza, la… delusione unanime per i rigori sbagliati dagli azzurri di calcio, agli ultimi Europei (alla fine sveleremo l’arcano…) Dice, che c’entra con S.Cristoforo? Abbiate la bontà di seguirmi, non tralasciando la valenza politico-amministrativa del Quartiere -sede della Prima Circoscrizione- a sud della città, tra degrado e abbandono, incuria e trascuratezza, ma con attività umana tra genialità e intraprendenza.  Nel tessuto urbano  cittadino è un grande contenitore di micro- quartieri, densamente  popolati, che fanno da corona, ovvero gli Archi della Marina, la Pescheria e Civita, gli Angeli Custodi ed il Castello Ursino ,il Tondicello ed il Passarello ,l’Acquicella ed il Fortino, i Cappuccini e l’Antico Corso, con buon ultimo il Centro Storico catanese. Queste periferie hanno sempre visto il Centro Urbano con la speranza di farne parte integrante, riconosciuti, valorizzati, stimati e tutelati. Ma sinora protagonisti d’un Campionato mai vinto…per cui S.Cristoforo, come la nazionale italiana di calcio, morde il freno, spera sempre e aspetta la rivincita,per cui, non si può non parlarne. Per non sentirsi più un corpo estraneo, un ectoplasma, un’aggiunta all’agglomerato cittadino.

Approfondimenti

sancristoforo1S.Cristoforo, il gigante buono che porta sulle spalle il Bambino Gesù,come viene raffigurato nelle immagini religiose e nella  iconografia classica, ha traghettato, secondo la leggenda, una moltitudine di persone all’altra sponda del fiume…e nel nostro caso, ha dato a Catania, in concreto, i natali a tante personalità quali Attori, Registi, Imprenditori, Politici, Sportivi e Celebrità nel campo delle Arti, della Cultura, dell’Economia, nonché a comuni cittadini, per essere integrati alla Città e non soltanto anagraficamente.

“S.Cristoforo per me è una favola, la vera Civitas è tutta lì; quel luogo è ancora carico di energie e memoria di tanti aristocratici che avevano casa lì….;ritengo molto produttivi i Salesiani con cui sono cresciuta, frequentavo infatti la Salette, luoghi unici, fonti di grandi vibrazioni e di ricordi  indelebili….,” aggiunge ancora Pinella Drago, donna che ha vissuto e frequentato i salotti catanesi, la bella gente, la borghesia, esprimendone un lusinghiero giudizio sul quartiere d’una volta e senza peli sulla lingua.

Eppure, a pensarci bene, c’è una persona che ha sempre desiderato approfondire e divulgare aspetti poco conosciuti della Città storica minore, per liberarla da tanti pesanti ed ingiusti pregiudizi che hanno creato emarginazione e fuga sociale: Orazio D’Antoni -Dirigente Medico presso l’ARNAS Garibaldi, già Assessore all’Ecologia ed Ambiente, nella Giunta Scapagnini, l’unico ad avere avuto assegnata la delega  specifica sul Piano Integrato S.Cristoforo.  Un Medico prestato alla Politica? Pensatela come volete, ma la sua storia orbita intorno alla partecipazione attiva di giovane animatore impegnato in Parrocchia -divenuta in seguito Santuario S.Maria dell’Aiuto. Scovato e proposto dalla Comunità, a seguito dell’invito dei responsabili dell’ allora Democrazia Cristiana (quando la politica era presente nel territorio…) e dunque catapultato, perché eletto, a furor di popolo,nella stanza dei bottoni. Subito, Consigliere di quartiere e poi Presidente di Municipalità, eletto Consigliere Comunale per diverse legislature, fu nominato Assessore Comunale ed ultimamente, anche Deputato Regionale, presso l’Assemblea Regionale Siciliana.  A questo punto non ci rimane che andare  a trovarlo, per saperne di più su S.Cristoforo ….(tra l’altro, Egli cura gli editoriali del nostro mensile con interventi di natura sociale, politico, amministrativa regalandoci delle dritte e concrete proposte mirate al benessere comunitario).

  • Onorevole D’Antoni, è ancora da condividere, partecipare .immettersi all’interno di S.Cristoforo, per riscoprire ferventi attività, umane produttività, rileggere tradizioni artigianali e godere di preziosità culturali?

“Le grandi potenzialità espresse negli anni passati, sembra stiano scomparendo;è ancora un grosso quartiere densamente abitato, anche se le attività d’una volta, quelle commerciali, artigianali, adesso risultano represse. C’è una sorta di ricambio, di riciclo nelle attività economico-imprenditoriali. Si assiste a qualche iniziativa-scommessa nel campo della ristorazione tipica locale( putie, arrusti e mangia-n.d.r.).In effetti davvero poco, rispetto alle iniziative di qualche decennio addietro, ed il patrimonio di preziosità non viene tutelato, recuperato, vedi  i resti e lo ipogeo di Piazzetta S.Antonio, il Foro Romano, di Cortile S.Pantaleone, preclusi ai visitatori.

  • Intorno al 1930 si contavano una ottantina di aziende tra opifici,concerie,artigiani a servizio della nobiltà cittadina,mobilieri,industrie conserviere…adesso?

“E adesso c’è molta desolazione in questi grandi spazi, ora abbandonati,  mentre si contano diversi edifici cadenti. Le attività risultano spostate altrove ed il quartiere non è più operoso come una volta. Penso alle attività scomparse nel settore della liquirizia di Via Mulino a Vento, o delle mandorle in Via Naumachia, ai grandi spedizionieri di agrumi che non ci sono più, e che non  risultano, in atto, riscontrabili in altra parte della città.”

  • So che anni addietro ha accompagnato nel quartiere Sua Eccellenza il Prefetto dell’epoca D.ssa Anna Maria Cancellieri,per renderla consapevole dell’andamento e degli insediamenti civili,artigianali,commerciali e religiosi del vecchio cuore pulsante della città ,è emerso qualcosa?

“Una realtà difficile e complessa, con tanta voglia di intraprendere la ripresa sociale, economica, civile, di sviluppo e progresso. Mi è dispiaciuto tanto che alcune iniziative, poste da me in essere, cito ad esempio i CONCORSI DI PROGETTAZIONE- Due Progetti per S.Cristoforo sud-Concorso di Architettura, siano rimasti sulla carta, nonostante disponessimo dei fondi necessari e dei finanziamenti. Per intoppi burocratici, motivi di lentezza amministrativa, espropri difficili o impossibili, non sono andati avanti…. sancristoforo2Che peccato! Erano previsti  la realizzazione di un edificio multifunzionale, attraverso il recupero di una ex fabbrica di Via Barcellona, una biblioteca di quartiere, un centro diurno e ancora un asilo nido, una scuola materna….”

  • Questo Piano Integrato S.Cristoforo nasce come risposta-risorsa laddove esplodono ogni giorno bisogni,necessità,attenzioni e dunque occorrono nuove idee e proposte?

“Esattamente e lo riconfermo. Si doveva attivare tutto questo perchè rappresentava la costituzione di un volano per la ripresa economica e sociale, di sviluppo, oltre che di riqualificazione edilizia ed ambientale come decoro urbano. Probabilmente gli interlocutori, le persone, i residenti, non hanno inteso la portata di tale innovazione, nostro malgrado. Occorreva fare sistema e tutto ciò è mancato. La reazione finale è stata, dopo anni di oscurantismo, di oblio….la vandalizzazione del territorio, quasi una risposta fisiologica, un elemento di normalità dovuto all’abbandono. I luoghi, gli spazi, gli slarghi, sono divenuti presidi di illegalità, mentre penso la Piazza Don Bonomo, antistante l’Oratorio
Salesiano della Salette, che tanta ravvivata atmosfera di luce, spazio e vita aggregativa ha donato ordinatamente al quartiere, la pedonalizzazione di Via S.Maria della Salette e stradine limitrofe, la sistemazione ad area verde di Via De Lorenzo, il completamento della Piazza Don Puglisi, tutti interventi, proposti e realizzati, per ricucire la città storica minore ferita, attraverso l’appro-priazione sociale, funzionale, simbolica. sancristoforo3Non è stato più pianificato un sistema di sorveglianza del-l’esistente, vedi il fascino funzionale e l’esuberanza del vulcano che si manifestano nello sdirubbo, le ciminiere rimaste, il dedalo di viuzze, i grandi cortili che nascondono immensi spazi abitativi  -dove una volta si paragonavano ai borghi medievali, per la loro autonomia-. Oggi tutto questo necessita di interventi migliorativi, conservativi, di recupero e valorizzazione con esigenze di ordine paesaggistico, etico, naturalistico, educativo, passando, prioritariamente per il risanamento e l’adeguamento igienico-sanitario, con le opere di urbanizzazione primaria, ovvero la fognatura di Via Della Concordia e delle altre opere connesse e interventi su Piazza Caduti del Mare, Via Cordai, Via Mulino a Vento.”

sancristoforo4Il rammarico, celato, espresso alla fine, dall’On.le D’Antoni, specie per i due Concorsi di Progettazione, rimasti sulla carta e per tutto il resto, unitamente al continuo degrado del territorio, la marginalità delle citate infrastrutture, siamo sicuri, non gli fanno dormire sonni tranquilli la notte. Tutto ciò dopo avere ideato e costruito una vera  macchina da guerra durante il periodo di nomina assessoriale. Adesso spero sia chiaro il parallelismo con la nazionale di calcio Italiana, guidata da Antonio Conte che ha ridato lustro, slancio e nuovi  interessi ad una situazione avviluppatasi, ormai, su se stessa. Questo era l’arcano iniziale che avevo promesso di svelare…. La ricordata macchina da guerra, gli occhi lucidi e la recondita speranza-promessa di un ritorno del Trainer azzurro, l’ho riviste in Orazio D’Antoni-Assessore-Medico-Sognatore-Realizzatore di Grandi Speranze-Attuatore di Bene Comune,per  cui, siamo certi, non rinuncerebbe al rinnovo dell’incarico…per completare l’Opera avviata, anche se con una  diversa mansione…..(e non sarebbe affatto una minestra riscaldata). progettosancristoforoAnzi siamo convinti  che si stia attivando per reperire nuovi fondi e far ripartire i progetti de quo, ridando così quel senso di Speranza e rivincita ad un territorio dimenticato dai più, ma ancora ricco di storia,cultura e preziosità, popolato da cittadini che non hanno mai smesso di credere ad una possibile migliore qualità della Vita.

Piero  Privitera

Nel rispetto del provvedimento emanato, in data 8 maggio 2014, dal garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie. Per un maggiore approfondimento clicca qui.

Nel rispetto del provvedimento emanato, in data 8 maggio 2014, dal garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie.

Chiudi