Informazione sanitaria

L’influenza in arrivo  “mediamente cattiva

7aL’influenza della stagione 2017-2018 dovrebbe essere, secondo le previsioni degli esperti, di “media intensità”, simile a quella del 2016. E’ partito intanto il conto alla rovescia per l’inizio della campagna vaccinale, previsto per metà ottobre, ed è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la Determina dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sulla composizione del vaccino per la stagione 2017-2018, che sarà leggermente diverso da quello del 2016.

Sulla base delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Comitato per i Medicinali per Uso umano dell’Agenzia europea dei farmaci, è stata inserita una variante nuova del virus AH1N1, detta Michigan. Per il resto il vaccino anti-influenzale avrà la stessa composizione di quello del 2016-2017, con i ceppi H3N2 e B. Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli studi di Milano, “quella che ci aspetta dovrebbe essere una stagione influenzale di media intensità, con non meno di 5 milioni di casi.

Un’influenza da non sottovalutare, considerando che l’anno scorso gli effetti più pesanti si sono avuti sui soggetti più a rischio e fragili”, spiega. Nella stagione 2016-2017, stando ai dati dell’Istituto superiore di sanità (Iss), l’influenza ha messo a letto 5,5 milioni circa di persone, con un’incidenza di 93 casi per 1000 abitanti (durante la pandemia del 2009-2010 furono 99 casi per 1000). Il numero di casi gravi confermati di influenza sono stati 162 e 68 i decessi.

 

Buonumore o malumore dipendono dagli amici

7bBuonumore o malumore? A influenzarci possono essere gli amici. È da loro che prendiamo infatti gli stati d’animo positivi o negativi, ma per fortuna non la depressione. A evidenziarlo uno studio dell’Università di Warwick, pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science, che parla di ‘contagio sociale’. I ricercatori hanno preso in esame un campione di 2194 ragazzi, nell’ambito di uno studio denominato National Longitudinal Study of Adolescent to Adult Health, che comprende informazioni sulle reti di amicizie e l’umore degli adolescenti nelle scuole Usa. Dai risultati dell’analisi e utilizzando un modello matematico, e’ emerso che l’umore, negativo o positivo, si diffonde nelle reti di amicizia, allo stesso modo dell’impotenza e della perdita di interesse. Tuttavia, l’effetto di amici con umore negativo non è così forte da spingere altri alla depressione. “Lo studio suggerisce che l’umore può diffondersi da persona a persona attraverso un processo conosciuto come contagio sociale – spiega Rob Eyre, che ha guidato la ricerca -.

Precedenti studi hanno evidenziato che sostegno sociale e amicizia sono di aiuto nei disturbi dell’umore negli adolescenti, mentre recenti esperimenti suggeriscono che lo stato emotivo di un individuo può essere influenzato dall’esposizione alle emozioni espresse dai suoi contatti sociali. Chiaramente, una sempre maggiore comprensione di come i cambiamenti nello stato d’animo degli adolescenti siano influenzati dall’umore dei loro amici è utile per intervenire e affrontare la depressione nei ragazzi

 

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