Le ragioni di una candidatura

Ho accettato di candidarmi alle prossime elezioni comunali del 26/27 maggio, per senso di responsabilità nei confronti della mia città, nei confronti degli amici che mi sono sempre stati vicini e che con forza e vigore  hanno sposato questa mia scelta. Ho accettato perché ritengo doveroso mettere a disposizione della mia città l’esperienza maturata in anni di militanza politica e di lavoro. Penso che in politica il rapporto con i cittadini, propri elettori e non, debba essere diretto e continuo.

La fiducia del voto deve essere ricompensata con l’impegno costante, il rigore morale, l’ascolto attivo delle esigenze e dei bisogni, l’azione. Quando decidi di candidarti, devi farlo con convinzione e determinazione, non ci si può sottrarre dalle proprie responsabilità, dal proprio dovere.
Sento di avere molte energie da dedicare all’impegno politico e civile.

Vogliamo un nuovo patto fra la politica – rinnovata nei metodi e nelle classi dirigenti – e  la società, ancora troppo spesso spettatrice passiva di decisioni che vengono da lontano e di partiti che fanno fatica ad ascoltare, coinvolgere, mobilitare.

I movimenti sociali emersi in questi anni – nell’opposizione alla finanziarizzazione dell’economia, nelle battaglie per i diritti sociali e del lavoro, per la difesa della dignità delle donne e della democrazia – esprimono nuove energie di cittadinanza e una nuova domanda di partecipazione politica. Hanno prodotto un patrimonio di esperienze, elaborazioni, proposte concrete che oggi si possono spendere nella costruzione del cambiamento, e nel quale le giovani generazioni devono avere un ruolo propulsivo.

Occorre fare uscire la politica dal palazzo, concertando pezzi di bilancio comunale con cittadini e quartieri. Occorre coniugare crescita e tutela del paesaggio, lontano da ogni forma di speculazione e consumo del territorio.

Occorre rendere protagonisti i giovani e le donne, attraverso un confronto consultivo continuo con l’amministrazione pubblica.

Occorre non solo rendere la città bella e accogliente; ma promuoverne sempre più l’immagine turistica attraverso un’attiva concertazione con le categorie produttive, e con eventi culturali di ampia risonanza. Io sono per la partecipazione attiva dei cittadini.
Io voglio che un nuovo modo di far politica mi contraddistingua.

Penso che non ci sia bisogno di urlare e demonizzare l’avversario per affermare le proprie idee, con un atteggiamento sempre e comunque in contrapposizione. Con convinzione e determinazione, voglio portare avanti progetti, proposte, iniziative.

Il progetto sviluppo deve toccare tutte le aree della città e del suo territorio e che coinvolga tutti i settori.

Per esempio l’integrazione tra diversi settori produttivi che partecipano alla filiera turistica; penso che il porto debba diventare volano di sviluppo economico, con un progetto di riorganizzazione ed utilizzo sistemico degli spazi, sia a mare che a terra.

Non possiamo più permetterci il consumo indiscriminato del territorio, dobbiamo puntare sulla riqualificazione delle aree già costruite per far diventare le città (e non solo i centri storici) belli, accoglienti e vivibili per i cittadini e di conseguenza accoglienti anche per i nostri ospiti.

Immagino una città senza periferie, e per questo è necessario riqualificarle con un progetto legato alla green economy; la città deve essere integrata con il Verde.

Ho deciso di candidarmi perché la mia generazione ha il dovere di assumersi responsabilità.

Dobbiamo avere la forza di sperare, la possibilità di sognare, la volontà di cambiare, la determinazione di scegliere.


Francesco Ingoglia

Candidato al Consiglio Comunale di Catania

 


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