Vediamo un po’ … (8)

Indubbiamente il recente periodo di riposo, che abbiamo goduto, ci ha consentito di riflettere sulla questione e condizione del nostro essere in questa Comunità, intesa come città, regione, Stato, per cui

VEDIAMO  UN  PO’  … COSA  C’E’  DI  BISOGNO

Sicuramente di buoni pensieri, critiche costruttive ed opinioni, ma anche e soprattutto di elevata valorizzazione del bene comune, inteso come condivisione tra le persone e non privata proprietà di pochi:

C’è bisogno di nuova stima ed amici sinceri, non di inutili discussioni, e ne manco di violenza e volgarità, ma di coraggio, dignità e soprattutto di impegno e Speranza.

C’è bisogno di pane sudato e non di sole lacrime, occorre Libertà e Rispetto, e pure della necessaria Provvidenza. Di riemergere da brutte situazioni e di sole con i suoi caldi raggi, di vera comunità e non di deserto intorno. C’è bisogno di qualcuno che ti chieda: cosa hai di bisogno ? Di amare sempre e tanto, di essere ricchi sfondati di grandi valori come l’umiltà, l’empatia degli uni con gli altri, l’accettazione del simile, a prescindere il colore della pelle … di stendere pietosi veli su politici ed amministratori.

C’è bisogno di offrirsi per aiutare i piccoli, i minori, gli ultimi, contribuendo alla loro armonica crescere e sostenere chi sta in difficoltà materiale e spirituale; c’è bisogno di onesto lavoro, unico deterrente alla indifferenza sociale, all’isolamento ed apatia comunitaria. E c’è bisogno di lotta alla mafiosa corruzione, vera piaga sociale, come pure occorre l’indispensabile civica educazione permanente. Occorrono nuovi orizzonti di gioia e nuovi sogni con delicata, infinita poesia.

C’è bisogno di dialogo e di comunicazione efficace insieme ad una nuova stagione di riforme e ci manca ancora l’assunzione di responsabilità sull’uso corretto dei social, divenuti mezzo tecnologico per esternare offese, turpiloqui e infamanti meschinità.

C’è bisogno dei personaggi d’una volta che adesso non nascono più, e necessitiamo di maggiore ordine pubblico, vigilanza e sicurezza, controlli e severe sanzioni, di ridurre i tempi d’attesa nelle corsie del Servizio Sanitario Nazionale. C’è bisogno di aria nuova, di igiene e pulizia territoriale, unitamente ad attimi di gioia. C’è sempre bisogno d’assicurare a quanti hanno la fortuna di lavorare il giusto e dignitoso trattamento e le garantite rispettose condizioni per non rimanere vittime del peso del compito loro affidato, per guadagnare il pane quotidiano.

C’è bisogno di rilancio, abnegazione, determinazione e iniezioni di Fiducia. Manca la necessaria imprenditoria giovanile, sana, al passo coi tempi attuali e non ci servono le continue aperture di abusive sale-scommesse. Occorrono circoli virtuosi che rilancino sviluppo e che ridiano benessere economico e sostegno alle Famiglie. Indispensabile una maggiore tutela ambientale, davvero corretta e coerente con i principi che il Creato ci consente di godere, ed è per questo che ne abbiamo l’obbligo ed il dovere di restituirlo, nelle condizioni preesistenti, alle future generazioni.

C’è bisogno di dare un’occhiata alla Democrazia, vero motore di crescita sociale e senza frapporre ostacoli di sorta. Per questo occorrono giovani missionari testimoni di valori eterni e di scuole di formazione politica. C’è bisogno del passato, unica nostra conoscenza sicura. C’è bisogno della normalità del coraggio e della sussidiarietà. Ci mancano i protagonisti, insieme ai profeti.

C’è bisogno del riconoscimento e della indispensabile valorizzazione della Famiglia, nucleo centrale ed aggregante di Comunità. C’è bisogno di riconoscere l’altro, il simile, e non di abbatterlo, ma apprezzarne la diversità di vedute che quasi sempre arricchiscono. Abbiamo bisogno di ringraziare e di ridiscutere il ruolo e il valore sociale dei nonni per la loro disponibilità, esperienza e assoluta dedizione ai nipoti, specie di coloro che si ritrovano in famiglie monogenitoriali … poiché queste ultime continuano ad essere in costante aumento.

C’è bisogno di tanto altro ancora, ma intanto … c’è di bisogno di rimettersi in piedi.

C’è bisogno di credere che il filo non è tagliato.                                                                                                              

Piero   Privitera

Nel rispetto del provvedimento emanato, in data 8 maggio 2014, dal garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie. Per un maggiore approfondimento clicca qui.

Nel rispetto del provvedimento emanato, in data 8 maggio 2014, dal garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie.

Chiudi