Alle urne il 28 Ottobre. Si vota per il rinnovo dell’Assemblea Siciliana

Sono arrivate le dimissioni di Lombardo. L’Assemblea Siciliana si scioglie. E’ convocata per il 9 agosto per eventuali impugnative del Commissario dello Sta-to e resterà in carica sino a nuove elezioni ma non potrà legiferare.

Il Presidente è di fatto sospeso con le dimissioni ma resta deputato. L’Assemblea in casi eccezionali puo’ legiferare ? Secondo una sentenza della Corte Costitu-zionale (la 68 del 2010) le eventuali leggi approvate sono illegittime. Natural-mente gli stipendi verrano corrisposti lo stesso …ed assessori e deputati coste-ranno ai siciliani 10 milioni di euro. E’ giusto questo?

E’ opportuno, a questo punto, fare un bilancio di questi quatto anni: ba-stano le riforme della sanità, il piano regionale dei rifiuti ? E’ stata efficace l’azione di Lombardo ? Direi che è riuscito, con alterne vicende, a dare un im-pulso e un rinnovamento ai metodi ormai consolidati di una regione dove erano nu-merose le rendite di posizione e i privilegi. Ma alcune leggi hanno sortito gli effetti sperati ? Sicuramente le vicende giudiziarie hanno influenzato negati-vamente sull’operato e sulla politica regionale.

Sono state un bene le dimissioni ? Di fatto non esiste una maggioranza e diventa più difficile trovare una coalizione che possa rappresentare grandi stra-ti della popolazione siciliana. Diventa complicato per i partiti, dopo le divi-sioni e le spaccature, ricomporre il quadro politico. Il forte astensionismo, il voto di protesta fanno saltare possibili coalizioni e le affinità elettorali. Ri-sentimenti e rancori prevalgono su possibili coalizioni.

Forse ha ragione Lombardo. Meglio subito al voto. A cosa servirebbe una lunga campagna elettorale se non ad esasperare gli animi, ad incattivire e ren-dere impraticabile la politica e la conseguente governabilita’.

Da queste valutazioni il desiderio di candidarmi alle prossime elezioni re-gionali. Per non lasciare spazio a chi intende la politica solo un fatto per-sonale e privato, non la politica come ricerca del bene comune. Una candidatura che è anche una rivalsa, la dimostrazione che l’esperienza di tanti anni vissuti con sacrificio e impegno possano essere ripagati dalla gente con un consenso genuino sincero e spontaneo, mai interessato.

Chiedo a Voi amici di sostenermi e di aiutarmi in questa diffi-cile campagna elettorale fatta con impegno poche risorse ma con tanto entusiasmo e sempre dalla parte dei deboli come da sempre ho fatto. Grazie.

Orazio D’Antoni

 

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