Cronache Giovanili

a cura di Paolo Ferrara

 

 

 

 

 

 

 

 

ovvero le Politiche 2013 viste da un giovane che vota per la prima volta.

 

Ed eccoci finalmente giunti (o quasi) alle cosiddette elezioni politiche, elezioni per me particolarmente sentite e attese perché come tutti i miei coetanei della florida annata ’91 potremo per la prima volta “dire” ( si fa per dire.. ) la nostra alle urne.

La particolare situazione politica di cui parlano tutti e che non si può fare a meno di percepire da ciò che accade intorno , rende ancora più importante questo evento, di democrazia (?) e libera espressione (se oltre a una X avremmo avuto qualche cosa da scrivere forse sarebbe stato anche meglio).

Ricordo la prima elezione a cui seppur bambino mi sono appassionato, quando nel Maggio 2001 si affrontarono l’allora leader dell’Ulivo Rutelli contro il magnate/padre-padrone della Casa delle Libertà Silvio Berlusconi e già da allora non avrei rimpianto la scarsa simpatia che il cavaliere mi suscitava.

Passano gli anni ma il panorama politico attuale non sembra poi così cambiato. Governi su governi si sono succeduti ma il risultato è che la condizione dell’”italiano medio” cantato dagli “Articolo 31”  è andata sempre peggiorando.

Una destra che non è più destra e una sinistra che è un po’ destra e un po’ a sinistra , tanto per restare bipartisan , è la scelta che si profila all’orizzonte. Molti movimenti , gruppi , liste , simboli e stemmi araldici fanno da contorno ma l’unica alternativa allo stantio pingpong Prodi – Berlusconi , Rutelli-Berlusconi , Prodi – Berlusconi , Veltroni – Berlusconi , Bersani –  Berlusconi credo sia il risultato del terzo polo profilatosi dalla “telegrafata” alleanza Casini – Fini che vede in Mario Monti l’ariete da sfondamento che nel bene o nel male (de gustibus non dispuntandum est),  si è reso protagonista di quest’anno appena trascorso.

Per quanto lungamente criticata, io credo la politica del professore Monti sia stata in linea con quanto imposto dall’Europa in base agli accordi che hanno ci hanno portato prima nell’Unione Europea e poi nel UEM (Unione Monetaria Europea); quindi, pro o contro Merkel, una stretta alla cintura è stata fondamentale a causa del barbaro sciupio di risorse pubbliche che contraddistingue il vezzo italo-latino di intendere la politica.

Quello che non condivido è stato il modo in cui tale stretta è avvenuta, a mio avviso troppo squilibrata verso i cittadini ,specialmente il ceto medio-basso,  e troppo accomodante verso le ricche banche e i politici spreconi; non dobbiamo però dimenticare che tali “manovre” ,meglio identificabili come salassi ,erano proprio quelle che la nostra amata casta programmava per non finire nel baratro del default senza rimetterci la faccia e la poltrona : il vecchio detto “la moglie ubriaca e la botte piena” ha sempre fatto gola a tutti…

In ogni caso dal 26 Febbraio in poi chi, e se qualcuno,vincerà , l’augurio e l’auspicio non può non essere quello che tutti insieme si possa finalmente tornare a sperare e volare nel più roseo “blu dipinto di blu”…

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