La dottrina sociale della chiesa

XIII puntata

precedenti puntate:

I ^    –   premessa ( ad Gentes n. 3 – marzo 2012 )

II^   –   Rerum Novarum ( ad Gentes n. 4 – aprile 2012 )

III^  –  Quadragesimo Anno ( ad Gentes n. 5 – maggio 2012 )

IV^  –  Mit brennender Sorge e Divini Redemptoris ( ad Gentes n. 7/8 – luglio/agosto 2012 )

V^  –  Fulgens Radiatur ( ad Gentes n. 9 – settembre 2012 )

VI^  –  Mater et Magistra ( ad Gentes n. 10 – ottobre 2012 )

VII^  –  Pacem in terris ( ad Gentes n. 11 – novembre 2012 )

VIII^  –  Gaudium et Spes ( ad Gentes n. 12 – dicembre 2012 )

IX^  –  Populorum Progessio ( ad Gentes n. 13 – gennaio 2013 )

X^  –  Octogesima Adveniens ( ad Gentes n. 14 – febbraio 2013 )

XI^  –  Laborem Exercerns ( ad Gentes n. 16 – aprile 2013 )

XII^  –  Sollecitudo Rei Socialis (ad Gentes n. 18 – giugno 2013)

 

giovannipaolo2aCentesimus Annus è un’enciclica promulgata da papa Giovanni Paolo II il 1° maggio 1991, nel centesimo anniversario dell’enciclica Rerum Novarum di papa Leone XIII.

L’Enciclica è una lettera; ciò ricorda le “Lettere” degli Apostoli,  inviata ai venerati fratelli nell’episcopato, al clero, alle famiglie religiose, ai fedeli della chiesa cattolica, e a tutti gli uomini di buona volontà., senza distinzione di razza e di credo.

Nella Centesimus annus c’è un indirizzo ben preciso: guardare indietro, guardare intorno e guardare al futuro perché si vuole andare incontro al terzo millennio con un profondo senso di responsabilità.

E, pertanto, sollecita a individuare le debolezze sia delle economie socialiste sia delle economie di mercato; ad alleggerire o cancellare il debito dei paesi poveri; a disarmare; a semplificare gli stili di vita ed eliminare lo spreco nelle nazioni ricche; a sviluppare le politiche pubbliche per il pieno impiego e la sicurezza del lavoro; a creare delle istituzioni per il controllo delle armi; alle nazioni ricche di sacrificare reddito e potere.

Ciò perché “la crisi del marxismo non elimina nel mondo le situazioni di ingiustizia e di oppressione, da cui il marxismo stesso, strumentalizzandole, traeva alimento” ed è pericoloso affidare al libero mercato la soluzione di problemi tanto vasti.

L’economia deve sempre essere al servizio dell’uomo e non viceversa.

 

centesimusannus

Giovanni Paolo II attacca anche la Teologia della liberazione, definendo impossibile qualsiasi compromesso tra cristianesimo e marxismo.

Ribadendo il valore sociale della proprietà privata, Wojtyla sostiene che la dottrina sociale deve mirare alla centralità dell’uomo dentro la società e, parlando del capitalismo, opera una distinzione tra un capitalismo (positivo) che offre gli strumenti di cui l’uomo può servirsi per venire incontro ai bisogni propri e degli altri, ed un capitalismo (negativo) che pretende di essere eletto padrone dell’uomo, asservendo le persone alla ricerca della ricchezza materiale, a scapito della salvezza dell’anima.

 XIII –  continua

Nel rispetto del provvedimento emanato, in data 8 maggio 2014, dal garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie. Per un maggiore approfondimento clicca qui.

Nel rispetto del provvedimento emanato, in data 8 maggio 2014, dal garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie.

Chiudi